Il libro "L'Europa lunga un piede" è disponibile negli store di Amazon.
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Disponibile anche in versione ebook per Kindle e per gli altri lettori digitali.

domenica 29 dicembre 2013

Natale 1944: Lo Champagne Bowl mai disputato

Nel dicembre 1944, la 101esima divisione aviotrasportata, dopo aver partecipato allo sbarco in Normandia ed alla fallimentare operazione Market Garden, era dislocata a Mourmelon-le-Grand, una piccola cittadina nei pressi di Reims. Approfittando dell'apparente momento di calma nelle operazioni di guerra, venne organizzata una partita di football che avrebbe visto fronteggiarsi i mitici "Screaming Eagles", già protagonisti nei tornei organizzati in Inghilterra negli anni precedenti lo sbarco in Normandia, e gli Sky Train, così chiamati perchè formati dal personale che conduceva i Douglas C-47 Dakota, soprannominati appunto Sky Trains, dal quale si lanciavano i paracadutisti della 101esima.
Vennero stampati i programmi della partita, e l'incontro venne programmato per il giorno di Natale.
La Storia, però, chiamò, sotto forma di una telefonata che il comandante McAuliffe ricevette il 17 Dicembre. La mattina del giorno successivo, tutte le truppe vennero caricate sui camion e trasportate in fretta e furia a Bastogne, un piccolo villaggio delle Ardenne, dove di lì a poco si sarebbe svolta una delle battaglie più dure dell'intero secondo conflitto mondiale. Conosciuta come "L'offensiva delle Ardenne" o, come preferiva Winston Churchill, "The Battle of the Bulge", questa operazione militare vide la 101esima battersi al meglio delle proprie forze e sconfiggere i tedeschi, pur pagando un dazio altissimo in termini di perdite umane, in uno degli episodi cruciali della Seconda Guerra Mondiale.
Inutile dire che lo Champagne Bowl non venne mai disputato...

sabato 30 novembre 2013

La partita fantasma

Il 30 novembre 1968 si sfidano i Berlin Bears, vincitori del campionato USAREUR ed i Bentwater Phantoms, campioni USAFE in quello che dovrebbe essere il primo incontro ufficiale tra i vincitori dei due campionati maggiori tra quelli disputati dalle truppe americane di stanza in Europa: quello dell'Esercito e quello dell'Aviazione. A conferma di quanto si sosteneva in quegli anni, e cioè che le squadre del campionato dell'Aviazione fossero di livello tecnico superiore rispetto a quelle dell'Esercito, i Phantoms sconfiggono i Bears con un 20-0 che non rispecchia fedelmente il totale dominio espresso in campo.
Forse la colpa dei Phantoms è stata proprio quella di battere gli avversari in maniera netta ed inequivocabile, perchè l'anno successivo il G.I. Super Bowl, come era stata battezzata la finale, non si disputerà più, nonostante gli accordi presi in occasione della partita del 1968. I vertici dell'Esercito si rimangiano parole ed accordi presi l'anno prima, disconoscendo addirittura la prima finale, sostenendo che la partita non aveva carattere ufficiale, per cui i Phantoms non potevano fregiarsi del titolo di campioni militari europei perchè la partita non aveva alcuna validità.
E' l'inizio della fine per l'Army Football in Europa. Resisteranno delle piccole nicchie locali, tra cui la Northern italian Football League che vide, per la prima volta, una squadra italiana tra le sue fila: le Pantere Rosa di Piacenza poi diventate Rhinos Milano.

lunedì 26 agosto 2013

Campionati Europei Milano 2013

Tra meno di una settimana prendono il via a Milano i Campionati Europei 2013 Football USA in cui l'Italia cercherà di ottenere il biglietto per passare al gruppo A del prossimo anno, quello che assegnerà il titolo che gli azzurri vinsero per l'ultima volta ad Helsinki nel 1987.
Ma il football americano, come ci è arrivato in Europa? Chi sono stati i pionieri? In quali paesi si è diffuso per primo?
Lo sapevate che la prima partita giocata in Europa risale addirittura a fine '800?
E che l'Italia ha avuto un ruolo fondamentale nella nascita e crescita di questo sport come lo conosciamo oggi?
Questo ed altro lo potete trovare sul libro "L'Europa lunga un piede".
Disponibile in formato cartaceo presso Amazon.it (http://www.amazon.it/LEuropa-lunga-piede-conquistato-Continente/dp/1481020285) o in formato elettronico sia per Kindle (http://www.amazon.it/LEuropa-lunga-un-piede-ebook/dp/B00AJS8LI6) che per gli altri lettori in formato Epub (http://leuropalungaunpiede.blogspot.it/p/librerie-on-line.html)

domenica 21 luglio 2013

Newton Nite Hawks 1977

Parliamo ancora dei Newton Nite Hawks, la squadra semiprofessionistica che assieme ai Chicago Lions diede vita alla seconda tournèe europea organizzata dalla Intercontinental Football League di Bob Kap nel 1977.
I Nite Hawks vinsero tutte le partite disputate aggiudicandosi il titolo di "Campioni d'Europa 1977", come recita la targhetta sulla coppa assegnata alla squadra dell'Iowa.
Abbiamo recuperato su youtube una serie di filmati a testimonianza delle partite di Versailles, Lille, Graz e Vienna. Lasciando da parte la dubbia colonna sonora, queste immagini storiche mostrano spalti gremiti quasi ovunque per assistere allo spettacolo offerto da Nite Hawks e Lions.



mercoledì 10 luglio 2013

10/7/1943: Arrivano gli Yankees

Esattamente 70 anni fa, il 10 luglio 1943, ebbe luogo lo sbarco americano in Sicilia, un'operazione che, nelle intenzioni degli alleati, doveva colpire il punto più debole del vasto territorio europeo occupato dai nazisti.
Al di là dell'implicazione storica di questa operazione,  che non ci interessa esaminare in questa sede, lo sbarco in Sicilia è il preludio ad un'intensa attività di un nuovo sport sconosciuto in Italia. Viene disputato con una palla ovale ed ha delle strane regole. Si chiama football.
Una delle conseguenze dello sbarco, infatti, è la creazione di una miriade di piccole basi aeree da dove i bombardieri americani ed inglesi partono per colpire gli obiettivi strategici nazisti in Italia ed Europa. La maggior parte di queste basi si trova in Puglia: Cerignola, Foggia, Manduria, Venosa (in Basilicata a praticamente al confine con la Puglia), Spinazzola, Gioia del Colle, Stornara San Severo e molte altre.
All'interno di queste basi, i soldati delle varie compagnie o battaglioni durante il tempo libero tra una missione ed un addestramento si sfidavano in epiche partite di baseball, basket e football.
Non avendo a disposizione l'attrezzatura, ed essendo spesso ridotti come numero, i soldati dovettero ripiegare sulla versione soft del football: il touch football.
Ogni base aveva il proprio torneo interno, e spesso si disputavano anche delle partitelle interbase, ma il tutto restava confinato entro le recinzioni dei campi militari.
Il 23 novembre 1944, però, venne organizzata una partita aperta anche al pubblico "non militare", e ben 5000 persone si presentarono allo Stadio della Vittoria di Bari dove i "Playboys" vennero sconfitti 13-0 dalla "Technical School" in quella che erroneamente viene considerata come la prima partita di football giocata in territorio italiano: il Bambino Bowl.
Come si può evincere dall'articolo del Pittsburgh Post Gazette del 24 Novembre 1944, si trattò anche in questo caso di una partita di Touch Football. L'onore di essere la prima partita di football disputata ufficialmente in Italia spetta dunque allo Spaghetti Bowl disputato a Firenze il 1 Gennaio 1945.

venerdì 7 giugno 2013

Campionati Europei per Nazioni

Tra fine agosto ed inizio settembre si svolgeranno al Velodromo Vigorelli di Milano i Campionati Europei per Nazioni del gruppo B, ai quali parteciperanno, oltre all'Italia, la Spagna, la Russia, la Repubblica Ceca, la Gran Bretagna e la Danimarca (per informazioni potete consultare il sito ufficiale http://www.euro2013.it). Sarà la quinta volta che l'Italia ospiterà la competizione Europea, la seconda al Vigorelli dopo la sfortunata edizione 1985 che vide l'Italia campione in carica cedere in finale alla Finlandia.
Anche la prima edizione degli Europei venne giocata in Italia, a Castelgiorgio, nel 1983. Il capitolo finale de "L'Europa lunga un piede" racconta anche di quella edizione dell'Europeo e della curiosa storia relativa alla partecipazione al torneo della nazionale austriaca.

sabato 18 maggio 2013

Lille, giugno 1977

Dopo le fotografie, passiamo alle immagini. Siamo a Lille, in Francia, il 7 Giugno 1977, ed i Newton Nite Hawks incontrano i Chicago Lions per la seconda delle cinque partite previste nella tournèe della Intercontinental Football League. I Nite Hawks si impongono per 15-13.

mercoledì 24 aprile 2013

"L'Europa lunga un piede" in lizza al Concorso Letterario del CONI

Il libro "L'Europa lunga un piede" parteciperà al 47esimo Concorso Letterario del CONI riservato alla letteratura sportiva nella sezione Saggistica. L'elenco dei 57 partecipanti è stato pubblicato oggi sul sito ufficiale del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, e la platea dei concorrenti, particolarmente numerosi in questa edizione, comprende ben due pubblicazioni che parlano di football americano. E' in lizza, infatti, anche "Le traiettorie della palla lunga un piede" di Fausto Batella.
I risultati del concorso dovrebbero essere annunciati tra ottobre e novembre prossimi.

lunedì 25 marzo 2013

Il College Football sbarca in Europa

Fallito il primo tentativo di creare una lega professionistica in Europa, che lascia in eredità la fondazione dei Gladiatori Roma, Bob Kap ricomincia da zero, cercando di introdurre il football americano attraverso l'esibizione di squadre americane che possano divertire ed interessare il football.
Inizialmente si cerca di portare a Parigi i Dallas Cowboys ed i Miami Dolphins, ma ancora una volta Kap si vede costretto a ridimensionare i propri piani, e deve accontentarsi di rivolgersi al College Football. E nemmeno quello di primo piano, poichè la NCAA gli risponde picche e solo la NAIA, che raccoglie i college minori, si accorda con la Intercontinental Football League per inviare in Europa due squadre: I Javelinas di Texas A&I at Kingsville, ed i Reddies di Henderson State Univerity at Arkansas.
E' il 1976, ed i Javelinas vivono un momento magico (non per nulla l'intera squadra di quell'anno verrà poi inserita in blocco nella Hall of Fame della scuola), ma anche i Reddies non sono da meno. Le due squadre si sono incontrate nella finale NAIA del 1974 (che vide i Javelinas vincitori), ed anche nel 1975 hanno occupato i primi due posti del ranking.
Tra le polemiche dei loro avversari, che vedevano in una preseason di ben cinque partite un vantaggio enorme rispetto alle altre squadre, Reddies e Javelinas lasciarono gli USA a fine maggio per una tournèe di tre settimane e cinque partite in Francia, Germania ed Austria. L'Italia avrebbe dovuto ospitare due partite a Genova e Firenze, ma il programma subì un improvviso cambiamento dovuto alle grosse preoccupazioni che il sorprendente successo elettorale del Partito Comunista portasse a rivolte di piazza con conseguente rischio per la sicurezza delle delegazioni americane (i giornali dell'epoca citarono proprio le "communist riots" come motivo della cancellazione delle partite).
I Javelinas fecero un sol boccone dei Reddies in tutte e 5 le partite disputate a Versailles, Berlino, Norimberga, Mannheim e Vienna. In particolare, ben 30mila persone riempirono gli spalti dello Prater di Vienna (oggi Ernst Happel Stadion), ma anche per le altre partite (eccezion fatta per quelle di Norimberga e Mannheim, giocata all'interno delle basi militari americane in sostituzione delle due partite italiane, con pubblico prevalentemente formato da soldati) il successo di pubblico fu enorme, e convinse Bob Kap a ripetere l'esperimento anche nel 1977.

martedì 12 marzo 2013

Spaghetti Bowl: da Firenze a Napoli

Il 1 Gennaio 1945 si gioca a Firenze lo Spaghetti Bowl, la prima partita di football americano di cui si abbia notizia certa in Italia. C'era stato, in verità, il Bambino Bowl a Bari, nel 1944, ma si era trattato di una partita di flag football, la versione soft del football che si giocava nelle varie basi aeree americane disseminate in Puglia dopo lo sbarco alleato del 1943.
In 25mila affollano le gradinate dello stadio Berta (attuale Franchi) per assistere alla vittoria dell'esercito, guidato da un fenomenale John "Big Six" Moody, sull'aviazione, mentre in cielo una squadriglia di P38 assicura che le minacce naziste di bombardare lo stadio durante la partita restino tali e non si concretizzino, permettendo che per una giornata la guerra si fermasse, almeno in apparenza, per ricreare l'atmosfera dei grandi bowl del college americano, regalando un po' di spensieratezza ai soldati impegnati nella cacciata dei nazifascisti dall'Italia.
Ma lo Spaghetti Bowl ebbe altre edizioni, negli anni successivi, sempre legate in qualche modo al football militare. Il primo gennaio 1953 è lo stadio comunale di Livorno (che gli americani chiamavano "Yankee Stadium") ad ospitare lo Spaghetti Bowl, una sfida tra i campioni USFA dei Salzburg Blue Devils ed i Wiesbaden MP Commanders.
Nel 1960, alla base navale americana di Napoli, inizia la tradizione di giocare una partita, a fine stagione, tra due squadre del campionato USAFE. La prima edizione vede i tedeschi Ramstein Rams incrociare i caschi con i francesi Chateauroux Sabres, ma con il passare degli anni la partita si trasforma in una sfida tra  la rappresentativa delle squadre che partecipano alla lega interna alla base (Naples All-Star) ed una squadra dei vari campionati militari che si disputano in Europa.

mercoledì 27 febbraio 2013

Versilia, 1977

Nell’agosto del 1977 lo stadio degli Uliveti di Marina di Massa si trasforma per qualche giorno in uno stadio americano per ospitare il Trofeo della Stampa Sportiva Quotidiana, a cui partecipano quattro squadre italiane di football: i Tuttosport Tori Torino, i Gazzetta dello Sport Diavoli Milano, i Corriere dello Sport Lupi Roma e gli Stadio Veltri Bologna. Un battage pubblicitario senza precedenti ed un’organizzazione dell’evento curata fin nei minimi particolari fanno sì che per le tre partite del torneo gli spalti siano gremiti, nonostante le mille peripezie a cui gli spettatori sono sottoposti (compreso un black out di ben 45 minuti durante l partita inaugurale.
In semifinale i Tori fanno fuori i Veltri, mentre i favoriti Diavoli si sbarazzano senza problemi dei Lupi. Nella finale del 13 Agosto, i Tori Torino si impongono di misura, e a sorpresa, sui più quotati Diavoli, conquistando il trofeo che riporteranno a casa ad… Aviano.
A dispetto dei nomi italiani, infatti, le quattro squadre non sono altro che quattro compagini delle basi americane in Italia, tre delle quali partecipanti alla neonata Northern Italian Football League. I Tori sono in realtà i Red Machine di Aviano, così come da Aviano, sponda Eagles, vengono i Lupi. I Veltri portano i colori dei Rangers di Camp Darby, mentre i Diavoli Milano sono gli All Stars della base navale di Napoli.
Nella foto, riferita alla finale, Charlie Miller (#30) porta palla per i Tori dietro il blocco di “Big Steve” Scott. Ad osservare l’azione dopo aver eseguito l’hand-off, il quarterback Bobby Perrotta #1)

mercoledì 13 febbraio 2013

La coppa della IFL

Questa volta tocca ad un vero e proprio cimelio storico. La foto qui a fianco ritrae la coppa conquistata dai Newton Nite Hawks al termine della tournèe europea del 1977 durante la quale la squadra dell'Iowa sconfisse i rivali dei Chicago Lions in tutte e cinque le partite disputate.
L'etichetta alla base della coppa recita "Intercontinental Football League - Donated by Inter-Continental Hotel - Vienna 1977".
La coppa venne consegnata al termine dell'incontro disputato a Vienna, una partita surreale, di fronte ad un paio di migliaia di persone invece delle trentamila attese (quelle cioè che l'anno precedente assistettero al match tra Henderson State e Texas A&I), che resistettero nonostante ritardi, disorganizzazione e mancate promesse che segnarono definitivamente l'avventura della IFL e di Bob Kap in Europa.
Grazie all'assegnazione di questo trofeo, i Newton Nite Hawks poterono fregiarsi del dubbio titoli di "Campioni d'Europa", non esistendo all'epoca altri campionati o tornei al di fuori di quelli militari. Un titolo sicuramente eccessivo ed assolutamente autoassegnato, ma fortemente rivendicato anche in occasione della reunion tenutasi a Newton (IA) il 15-16 Giugno 2012 per festeggiare, appunto, il trentacinquesimo anniversario della conquista del titolo europeo da parte dei Nite Hawks.

lunedì 4 febbraio 2013

I primi giocatori europei

Durante la tournèe francese di Jim Crowley nel 1938, si tentò di formare una squadra di giocatori francesi da opporre alle All Star americane, pescando nel vasto serbatoio rugbystico transalpino. L'ostracismo della federazione di rugby e la considerazione che, sebbene atleti fisicamente preparati, non avrebbero certo retto il confronto con i loro avversari americani, l'idea venne accantonata.
Per vedere i primi europei giocare con la palla ovale con la cucitura, bisognerà quindi aspettare subito dopo la seconda guerra mondiale e trasferirsi negli Stati Uniti, e precisamente a Stockton, in California, dove hanno sede due dei più grandi campi per prigionieri tedeschi. Tra i comandanti di due di questi campi, Kenneth Barager e John Kiernan, esiste una fiera rivalità, e tra i due si fa strada l'idea di insegnare ai prigionieri tedeschi il gioco del football per poi disputare una sfida tra le rappresentative dei due campi di prigionia. Detto fatto, vengono formate due squadre che affrontano un periodo di istruzione, preparazione ed allenamento per poi disputare due partite, una presso ognuno dei due campi a Stockton e an Jouaquin County Fairgrounds. I Barager's Bears perdono 6-0 la prima partita dai Kiernan's Kruhers, ma il mese successivo si prendono la rivincita imponendosi per 20-0.
E' il Gennaio del 1946, e le due partite verranno ricordate come "Barbed Wire Bowl".

lunedì 28 gennaio 2013

Tre nuove recensioni

Nelle scorse settimane sono arrivate tre nuove recensioni. Due provenienti da Amazon ed una da Anobii. Eccole:

Dedioste (Inveruno, Italy) - Amazon.it
Una lettura molto piacevole, scorrevole ma molto ricca di dettagli; gia prima di arrivare ai ringraziamenti è evidente la grande passione e la voglia dell'autore di raccontare la storia del Football Americano in Europa.
Leggendo degli vicissitudini del gioco si scorgono anche le evoluzioni sociali e politiche degli ultimi 120 anni; sono rimasto colpito in particolare dalle sezioni sulle due guerre mondiali e sul football militare. Vedere come, anche durante eventi tragici quali le guerre, si cercasse di avere una vita "normale" per i soldati, con lo sport e le riviste, è stato molto interessante.

Gabriele Garoldi (Cornaredo, (MI) Italy) - Amazon.it
Questo libro copre senza dubbio un buco storico, ovvero racconta senza lesinare alcun dettaglio, di come in Europa si e' iniziato a conoscere il football americano, e come, piano piano si e' iniziato ad apprezzarlo.
Leggendolo vi ritroverete ad immaginare come piano piano, grazie alla passione di poche persone, si sia riuscito a far diventare popolare (almeno tra gli appassionati europei) uno sport che di suo e' molto complesso da apprezzare per chi, come noi europei non ne puo' conoscere regole e spirito agonistico, non essendo cresciuti a "pane e football" come invece capita ad ogni ragazzo americano che si rispetti.
Un solo difetto da imputare al volume, e' la totale assenza di fotografie ed illustrazioni, che in un libro storico, danno sempre un valore aggiunto.
Certo, Massimo Foglio non e' Ken Burns, non e' un documentarista di professione, ed immagino che i mezzi a sua disposizione siano certamente diversi, egli e', semplicemente,un grandissimo appassionato di football che ha deciso, e di questo credo dovremmo essergliene tutti grati, di mettere a disposizione di tutti noi, le sue conoscenze accumulate negli anni, per farci scoprire una fetta di storia, che nessuno prima di lui, si era preoccupato di farci conoscere.
In sintesi, se siete appassionati di football, questo libro non puo' mancare nella vostra biblioteca.

Glock18 - Anobii.com
Una ricerca lunga infinite yards...
"L'Europa lunga un piede" è un must per tutti coloro che, come me, amano ed hanno praticato quello sport meraviglioso che è il football americano.
Massimo Foglio incarna questa passione nel modo più scientifico possibile: con le date, i fatti e i numeri.
Niente leggende metropolitane, niente "sembra", "si dice", "ricordo": semplicemente una descrizione oggettiva dei fatti, dalle prime partite giocate sul vecchio continente in tempi oramai remoti (in Francia nel 1897: un'autentica sorpresa!) fino all'approdo nelle nostre terre, storia da sempre controversa e che Massimo Foglio dirime con imparzialità da cronista.
In sintesi, un interessantissimo pezzo di storia narrato con brio e maestria da un grande conoscitore di questo sport.

venerdì 25 gennaio 2013

Il football nella Fossa dei Leoni

Nell'ambito delle celebrazioni per il centenario dell'Unità d'Italia, che porteranno a Torino mille iniziative, un gran fermento e tutta una serie di nuovi edifici (Palazzo a Vela, Palazzo Nervi), opere pubbliche (La Monorotaia) ed un nuovo Parco (Italia 61), gli organizzatori stringono un accordo con l'Aviazione Americana per una partita di esibizione della palla ovale nella prima capitale dell'Italia Unita.
Il teatro dell'esibizione è nientemeno che il mitico Stadio Filadelfia, soprannominato "La Fossa dei Leoni", l'impianto nel quale il Grande Torino di Valentino Mazzola e di tutti i suoi compagni con lui periti nel disastro aereo di Superga il 4 Maggio 1949, creò ed alimentò la propria leggenda.
Il Torino, per l'occasione, deve emigrare al vicino stadio Comunale per giocare la partita di esordio casalingo in campionato contro il Lanerossi Vicenza, e la sera del 2 settembre 1961 ben ottomila spettatori occupano le gradinate del Filadelfia per assistere alla partita tra i Wiesbaden Flyers ed i Bitburg Barons, due delle squadre più accreditate del campionato USAFE.
Il quotidiano "La Stampa" e la sua edizione pomeridiana "Stampa Sera" danno ampia copertura all'evento, tentando anche (senza grande successo, però) di preparare gli spettatori pubblicando il giorno prima della partita una sorta di prontuario con le regole principali del gioco, finendo però per fare ancora più confusione del preventivato.
Pur senza comprendere quasi nulla di ciò che succede sul terreno di gioco, il pubblico si entusiasma soprattutto per i violenti scontri di gioco che si susseguono sul campo.
Alla fine della partita il punteggio vede i Bitburg Barons prevalere per un solo punto (15-14) sui Wiesbaden Flyers.

lunedì 21 gennaio 2013

Berlino, 1945

Berlino, Stadio Olimpico, 1945
Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, nella Berlino spartita tra Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna e Russia, si gioca un campionato tra le unità americane che presidiano la città tedesca. La maggior parte degli incontri si disputa allo Stadio Olimpico, quella medesima struttura in cui, nel 1936, l'americano Jesse Owens indispettì Adolf Hitler vincendo quattro medaglie d'oro nell'atletica leggera. Lo stadio è una delle poche strutture di Berlino ad essere stata risparmiata dalla furia bellica che ha praticamente raso al suolo l'intera città, ma una delle prime cose che gli alleati hanno fatto nel preparare lo stadio per il campionato è stata l'eliminazione delle svastiche e di ogni simbolo nazista dalle mura dello stadio, compresa la svastica gigante che accoglieva il pubblico all'ingresso principale.

sabato 19 gennaio 2013

Articolo su "Il Giornale"

Nell'edizione odierna de "Il Giornale", a pagina 13 della cronaca di Milano, è uscito un articolo sulla presentazione del libro agli Old Rhinos tenutasi mercoledì scorso 16 Gennaio e che si è rivelata un grande successo. L'articolo è riportato completamente anche sul blog della giornalista che ha effettuato le interviste, Simonetta Caminiti, a questo indirizzo: http://simonettacaminiti.blogspot.it/2013/01/da-il-giornale-di-oggi-cronache-di_19.html

martedì 15 gennaio 2013

Pantere a Berlino


Foto di squadra per il 505esimo Reggimento di Fanteria Paracadutisti, appartenente alla 82esima Divisione. Dopo aver preso parte allo sbarco in Sicilia e quello di Anzio, il 505esimo prese parte anche allo sbarco n Normandia, rendendosi protagonista della celeberrima liberazione di Saint-Mère Eglise, ed alle successive operazione Market Garden ed Offensiva delle Ardenne.. La foto si riferisce all'immediato dopoguerra quando, di stanza a Berlino assieme all'82esima Divisione, i Panthers prendono parte al campionato organizzato all'interno della città tedesca.

domenica 13 gennaio 2013

Altre 13 librerie per il formato epub

L'e-book in formato epub è disponibile presso 13 nuove librerie on line. Ecco quali:




sabato 12 gennaio 2013

WWII: Ritorna il football militare

Foto di squadra per il 507esimo Reggimento di Fanteria Paracadutisti
Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, in Gran Bretagna tornano i militari americani che, fin dal 1942, si preparano all'offensiva in Europa. Assieme ai militari torna anche il football. Non c'è base, Divisione, Compagnia, Reggimento e persino Plotone che non abbia la sua squadra di football, e vengono organizzati una miriade di tornei locali, un campionato "nazionale" ed un buon numero di esibizioni a scopo benefico sui campi di tutta la Gran Bretagna.

venerdì 11 gennaio 2013

Due nuove recensioni

Due nuove recensioni sul libro da parte di due lettori. La prima, rilasciata su Amazon dall'utente "Riccardo", recite: "poche chiare semplici parole, affascinante! Un libro che riscopre le radici di uno sport nel vecchio continente ed in Italia, un tuffo nella storia e nel passato perchè ogni albero, anche quello sportivo, ha le sue radici. complimenti a Massimo Foglio per il lavoro svolto."
La seconda recensione arriva invece sotto forma di post su un blog personale da parte di Stefano De Dionigi.

giovedì 10 gennaio 2013

In vendita anche il formato Epub

E' da qualche ora disponibile anche il formato Epub della versione digitale del libro "L'Europa lunga un piede". Oltre ai possessori di Kindle, quindi, ora anche gli utenti di altre e-book reader (Kobo, Sony, Trekstore, Nook e via dicendo) potranno leggere il libro in formato digitale. Elenchiamo qui di seguito le librerie che hanno attualmente nel loro catalogo il libro, segnalando che nei prossimi giorni la disponibilità dovrebbe essere estesa a molte alte librerie on lone tra cui iBooks, Google Play, KoboBooks e tanti altri.
Segnaliamo inoltre l'interessnate offerta della libreria Ultimabooks (la prima della lista) che offre ai nuovi iscritti un buono sconto di 3 euro, utilizzando il quale il libro costerà solamente 1,49 euro.
Ecco l'elenco delle librerie attualmente fornite:



martedì 8 gennaio 2013

Una presentazione speciale

Il 16 gennaio prossimo, l'Associazione Old Rhinos, che raggruppa coloro che hanno fatto parte delle Pantere Rosa di Piacenza e dei Rhinos "storici" (fino al 1986, per intenderci), ha deciso di trasformare il proprio ritrovo mensile in un happening dedicato al libro "L'Europa lunga un piede", nel quale, anche grazie alla collaborazione di alcuni membri dell'Associazione, vengono narrate le gesta dei primi pionieri che diedero vita alle Pantere Rosa prima ed ai Rhinos poi.
Un sentito ringraziamento all'Associazione Old Rhinos per concedermi l'onore di presentare il libro ai protagonisti dello stesso e per aver voluto dare un segno concreto di apprezzamento dell'opera raddoppiando in un sol colpo i volumi di vendita fin qui registrati.

lunedì 7 gennaio 2013

Parigi, 1938

Parco dei Principi 1938 - New Yorkers - All Stars
Nel 1938 la leggenda del football universitario Jim Crowley porta in Francia un gruppo di giocatori appena usciti dall'università per una serie di esibizioni da giocarsi in varie città dell'esagono. All'esordio al Parco dei Principi di Parigi ventimila persone assistono alla vittoria dei New Yorkers contro gli All Stars. Nella foto, una fase di gioco, tratta dal settimanale sportivo "Le Miroir des Sports" del 13 dicembre 1938.

sabato 5 gennaio 2013

Scene di football durante la Prima Guerra Mondiale

Fotografia di Lou Hennessy; M.S. Hennessy collection

La foto, citata a pagina 17 del libro, ritrae una partita giocata pochi giorni dopo l'armistizio dalle parti di Limoges, in Francia, dai soldati della 1^ Armata, 36esima Brigata Artiglieria, 63esimo Corpo di Artiglieria Costiera. Arrivato in Francia verso la fine di Agosto 1918, il 63esimo restò in attesa di un impiego al fronte che non arrivò mai e venne rispedito a casa nel febbraio 1919, troppo presto, quindi, per poter partecipare al campionato dell'American Expeditionary Forces del 1919.

giovedì 3 gennaio 2013

Un paio di precisazioni

Con la pubblicazione del mini riassunto dell'ultimo capitolo, la presentazione del libro è completata. Ne approfitto, quindi, per un paio di precisazioni doverose.
La prima riguarda una domanda che mi hanno rivolto in molti: perchè non ci sono fotografie? La risposta è molto semplice: pur avendo raccolto un po' di materiale fotografico, ho avuto il nulla osta alla pubblicazione solamente da parte di una persona. Molti di coloro i quali sono stati interpellati in qualità di detentori dei diritti delle immagini reperite non hanno nemmeno risposto alla mia richiesta di pubblicazione. Ho preferito, quindi, evitare del tutto di pubblicare immagini, onde evitare possibili problemi a posteriori. Qualcuna delle immagini la inserirò in queste pagine, da dove potranno essere facilmente rimosse in caso di problemi.
La seconda questione riguarda il reperimento del libro. L'unico modo per acquistarlo è tramite il sito Amazon. Non ho una riserva di copie prestampate da vendere o da regalare perchè tutto il progetto di autopubblicazione si basa sul "print on demand", cioè il libro viene stampato solo a fronte di un ordine fisico. Non esistono riserve di magazzino o simili, quindi non è mia cattiva volontà. Per fare un esempio concreto, a metà Gennaio farò una presentazione del libro, e dovrò procedere io stesso ad un ordine su Amazon per avere un certo quantitativo di copie da poter eventualmente vendere nell'occasione.
Un'ultima cosa: il vostro parere è importante. Se avete letto il libro, lasciate una recensione (positiva o negativa, non importa) su Amazon oppure sul blog o sulla pagina Facebook. Grazie.

mercoledì 2 gennaio 2013

Capitolo 9 - Il football arriva in Italia


Gli austriaci arrivano per secondi, abbiamo detto, perchè prima di tutti arriva Alberto Marcucci da Piacenza, che assieme a qualche amico fonda le mitiche Pantere Rosa di cui tutti hanno sentito parlare in quanto considerati a giusto titolo i pionieri del football italiano. Siamo in Italia, però, e non può mancare il solito dualismo: Coppi-Bartali, Mazzola-Rivera, Rossi-Neri, Colombo-Beneck. La coppia scoppia abbastanza in fretta, ed a spuntarla è l'idea e l'organizzazione di Colombo e dell'AIFA, che porta allo sviluppo del football tricolore che oggi conosciamo.